Cosmetici e allergie

 

Dopo la guida agli ingredienti cosmetici da evitare perché poco compatibili con la pelle oppure non del tutto innocui, oggi parliamo di quali sono invece gli ingredienti cosmetici che più frequentemente possono causare irritazioni o scatenare allergie.

Solitamente i cosmetici bio sono ben tollerati anche da persone allergiche perchè formulati con criteri di minore aggressività, contengono prevalentemente sostanze dermocompatibili e naturali, salvo – ovviamente – ipersensibilità soggettive che possono presentarsi anche nei confronti di sostanze naturali.

Profumi e oli essenziali

I profumi sintetici sono un frequente allergizzante oltre che un fotosensibilizzante, cioè la pelle può reagire al sole in modo diverso nei punti dove è stato cosparso un profumo, quindi fare delle macchie.

Talvolta la fragranza non si sente “con il naso” ma è comunque presente nella formula cosmetica per mascherare odori non gradevoli e migliorare il risultato finale.

Anche gli oli essenziali, pur essendo naturali, possono causare irritazione alla pelle poiché sono un prodotto estremamente concentrato. Se li usi vanno sempre diluiti per esempio poche gocce in un olio vegetale.

Conosci la differenza tra olio essenziale ed essenza? Gli oli essenziali sono estratti con metodi naturali, come la spremitura per gli agrumi e la corrente di vapore per gli altri, mentre le essenze sono ricavate con un trattamento chimico.

I tensioattivi

In quasi tutti i prodotti detergenti “tradizionali” sono presenti tensioattivi che in alcuni casi possono risultare troppo aggressivi per una pelle sensibile e privarla dello strato protettivo di acqua e grassi. Sono indicati nell’INCI come sodium lauryl sulfate o SLS e sodium laureth sulfate o SLES.  Se noti irritazione degli occhi o della pelle (arrossamento, prurito, secchezza, desquamazione), puoi provare detergenti con tensioattivi più delicati di origine vegetale.

I metalli

Volutamente all’ultimo punto e non per importanza…

La sostanza funzionale dei deodoranti antitraspiranti è spesso il cloroidrato di alluminio. Possibile allergizzante, se vuoi conoscere deodoranti alternativi puoi leggere qui.

Ed eccoci al nickel, una delle sostanze verso la quale oggi come oggi le allergie sono diffusissime. Il nickel è spesso contenuto negli articoli di bigiotteria, nei bottoni metallici e in moltissimi alimenti (come cioccolato, frutta secca, pomodori, crostacei). La maggiore possibilità di manifestare un’allergia avviene quando si viene in contatto con più sostanze contenenti nickel in un periodo di tempo limitato, oltre ovviamente il livello di reattività soggettivo

Veniamo ai cosmetici: per quanto l’utilizzo deliberato di nickel e altri metalli pesanti come ingredienti sia proibito per legge (sia per i prodotti tradizionali che per quelli bio), in tutti i prodotti è fisiologicamente presente una minuscola dose che non si può eliminare al 100%.  Presta molta attenzione a diciture ingannevoli tipo “nickel tested” (… e dal test quanto nickel risulta??) oppure “nickel free” (perchè sai che non è possibile) oppure ancora valuta la composizione della confezione che non riporta nessun claim perchè può darsi che abbia comunque un buon INCI.

Invece in alcuni casi potresti trovare questi simboli

che attestano la presenza dei metalli più ridotta possibile.

In caso di allergie o sospette tali vale sempre il buon vecchio consiglio di effettuare una prova su una piccola area di pelle quando provi un nuovo prodotto.

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